Napoli, 24 giugno 2011 – Napoli e Salerno contro Avellino, Caserta e Benevento. Due province alle prese con l’emergenza rifiuti, ed altre tre che hanno già espresso la propria solidarietà ma che non sono più in grado di sostenere le difficoltà altrui. Il dibattito si è aperto così anche ieri in Consiglio regionale della Campania, con quest’ultimo che ha approvato a maggioranza (e senza i voti dell’ opposizione, che è uscita dall’aula) una risoluzione in cui si riconosce che le province di Avellino, Benevento e Caserta “stanno dimostrando solidarietà istituzionale”, e in cui si chiede l’apertura di una discarica nella città di Napoli. E poi l’incapacità delle città di Napoli e di Salerno di provvedere autonomamente allo smaltimento dei propri rifiuti” e l’esigenza di un governo nazionale che contenga le spinte nordiste che vogliono una responsabilità senza solidarietà”. L’unica soluzione, secondo il parlamentino del centro direzionale, è l’apertura di una discarica nella città di Napoli e l’ individuazione di siti discarica comprensoriali per la sua Provincia, nonché l’autorizzazione all’apertura di Macchia Soprana a Salerno. Decisioni che hanno scatenato le polemiche sia nel capoluogo che nella città del Sindaco De Luca. In particolare la provincia di Salerno, del presidente Cirielli, ha deciso di schierarsi contro questa decisione. Per Napoli, invece, la tensione resta altissima. Perché il Sindaco De Magistris ha basato la sua campagna elettorale sulla fine dell’emergenza, sulla raccolta differenziata, sul no ad un termovalorizzatore a Napoli est. Punti cruciali messi a rischio dalla risoluzione del Consiglio regionale, e dalle inevitabili proteste dei residenti nel caso si dovesse procedere su questa strada.
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